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Orzaiolo

REDATTO DA UN MEDICO

L’orzaiolo è un’infezione batterica, in genere da stafilococco, di una o più ghiandole alla base delle ciglia. Nella parte infiammata appare un rigonfiamento arrossato e dolente della palpebra simile a un brufolo. Particolarmente vulnerabili all’orzaiolo sono le persone affette da diabete. Sebbene fastidiosa, si tratta una manifestazione benigna e che di solito guarisce spontaneamente.

L'orzaiolo in breve

GravitàL'orzaiolo è un’infiammazione di natura benigna, ragion per cui non deve destare preoccupazione per la salute. Nei soggetti colpiti può tuttavia causare un notevole fastidio.

Durata mediaL’orzaiolo guarisce di solito nel giro di 7-15 giorni. Spesso l’applicazione di impacchi tiepidi e il ricorso a rimedi adeguati permette di accelerare la guarigione.

SintomiL’orzaiolo si manifesta con un piccolo rigonfiamento arrossato e dolente localizzato sulla palpebra, ipersensibilità intorno all’occhio, prurito e, a volte, con la fuoriuscita di pus.

TrattamentiIl rimedio principale per favorire il drenaggio dell’orzaiolo consiste nell’applicare impacchi tiepidi più volte al giorno. Se l’infezione persiste, il medico può prescrivere una pomata antibiotica.

Nei bambiniA causa della loro abitudine di strofinarsi gli occhi con le mani sporche, l'orzaiolo si presenta alquanto spesso nei bambini. Per evitare una recidiva conviene quindi insegnare loro le buone norme igieniche.

Definizione dell’orzaiolo

L’orzaiolo è un’infezione di origine batterica di una o più ghiandole presenti sul bordo delle palpebre e, più nello specifico, alla base delle ciglia. Spesso confuso con il calazio, un rigonfiamento non infettivo dovuto a un’ostruzione di una ghiandola sebacea e che si forma all’interno della palpebra, l’orzaiolo è causato da una proliferazione batterica, solitamente da stafilococco. L’orzaiolo trae il suo nome dal caratteristico rigonfiamento che, per via della sua forma e dimensione, ricorda un chicco di orzo.Complicazioni:
Sebbene sia raro, l’orzaiolo può, in assenza di rimedi, tramutarsi in un calazio, ossia una cisti di entità più importante per il cui drenaggio a volte occorre intervenire chirurgicamente.

Quali sono i sintomi dell'orzaiolo?

L’orzaiolo esordisce di solito con un rigonfiamento arrossato e dolente situato sul bordo delle palpebre e, più nello specifico, alla base di un ciglio.
La tumefazione, che può essere accompagnata da prurito, può trasformarsi in una bollicina di pus biancastro di dimensioni simili a quelle di un chicco di orzo.
La palpebra può presentare un rigonfiamento di tipo locale o più diffuso, mentre l'occhio interessato può diventare sensibile alla luce.

In presenza di tali sintomi, seguo i consigli pratici, assumo farmaci di automedicazione se necessario e tengo d’occhio il mio stato di salute.

Se l’orzaiolo genera problemi alla vista...
Se il dolore è forte e persistente...
Se mi capita di avere spesso l’orzaiolo...
Se ho una malattia della pelle come la dermatite seborroica, che favorisce la formazione dell’orzaiolo...
Se soffro di una malattia cronica responsabile di un’immunodeficienza o di una forma di diabete...

Provvedo a consultare il mio medico curante entro qualche giorno.

Se, malgrado i trattamenti, l’orzaiolo non guarisce nel giro di 15 giorni...
In presenza di un di una bolla dura e non dolente (calazio) in corrispondenza all’orzaiolo...
In caso di dolore insopportabile, rigonfiamento eccessivo della palpebra, occhio arrossato, febbre...

Provvedo a consultare un medico in giornata.

Cosa fare se ho un orzaiolo

Consigli pratici da seguire

Evitare di toccare o schiacciare l’orzaiolo.
Non strofinarsi gli occhi né toccare le palpebre per non propagare l’infezione.
Lavare le mani con cura prima di toccare la zona infetta.
Pulire le palpebre più volte al giorno utilizzando una soluzione fisiologica sterile o applicare impacchi tiepidi, soprattutto se utilizzati per guarire l’orzaiolo nei bambini. Questi rimedi servono a ridurre l’infiammazione e favoriscono il drenaggio del pus.
Evitare di truccarsi gli occhi e di utilizzare le lenti a contatto fino a completa guarigione.

Farmaci contro l’orzaiolo

Farmaci da applicare localmente

Pomata antibiotica contro l’infezione, da applicare tra l’occhio e la palpebra.
Collirio per curare l’infezione.

Farmaci per via orale

Paracetamolo per alleviare il dolore e far abbassare la febbre.

Saperne di piùCosa fa in questo caso il medico?Dopo un attento esame dell’orzaiolo, il medico può decidere di prescrivere antibiotici locali o consigliare la rimozione del ciglio interessato al fine di accelerare il processo di guarigione.In caso di resistenza ai trattamenti o in presenza di un calazio, può rivelarsi necessaria un’incisione, effettuata a livello del margine libero della palpebra e sotto anestesia locale. Il medico raccomanderà inoltre di seguire norme igieniche utili a prevenire le recidive ed evitare la contaminazione della pomata.

Come prevenire una reinfezione

Cause e trasmissione

Trattandosi di un’infezione di natura batterica, il miglior modo per evitare l’orzaiolo nonché una possibile propagazione all’altro occhio è di non toccarsi le palpebre con le dita.

Prevenzione

Per prevenire la formazione di un orzaiolo è raccomandato mantenere ben pulita la zona oculare e lavarsi le mani prima di toccarsi gli occhi.
Conviene inoltre evitare la condivisione di asciugamani e di prodotti cosmetici per gli occhi.
Per i portatori di lenti a contatto è importante rispettare le norme igieniche del caso.

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